Segui il mio riff

Rubrica – Non sono Penelope (Ma neanche poi così male)

Parte tutto da lì.

Dalla punta delle dita che sentono le emozioni sotto, prima di capire quale sarà la loro evoluzione.

È sempre stato così.

Non so amare diversamente e diversamente non so vivere.

Sono nata accordo con identità espressiva e sotto a qualsiasi deviazione, sento il mio riff.

Ci siamo conosciuti e io neanche ti ho parlato, ma mi hai sentito ugualmente.

Continuavi a dire che era troppo forte quella adrenalina, che non capivi niente, ma sentivi tutto.

Mica lo sapevo che avrei scritto di me, io che non mi so raccontare, perché materializzare qualcosa ne cambia già il senso e la natura, e quindi ho sempre scritto e mai ho mostrato le emozioni mie.

Paradossale.

Come questo egocentrismo che poi vuole barricarsi dentro e uscire quando il sole sta tramontando, per camminare da sola sulla spiaggia.

E sentire sotto il mare.

Quello che cerco di spiegare è quello che io provo, una cosa che sta sopra lo stomaco così strutturata, ma esce suono libero e dà vita a tante cose.

È una forza strana per la sua irruenza, ma non manca di delicatezza.

Come tutte le cose impalbabili che dicono tutto senza dire niente, che ci credi e le sposi e poi le condanni, ma non le abbandoni.

Cresce, cresce e dispiega le vele, ma non mi sento condottiero.

Sono andata alla deriva e mi sballo dentro a un’estate che non sa finire.

Dentro a quelle notti che sembrano eterne, perché eterno è quello in cui crediamo nonostante non abbia niente da offrirci.

Questo è un ballo con la vita, che non sa chiudersi in uno stile, vuole muovere le corde sotto le dita.

Sentirle le emozioni vibrare e poi mancare il fiato, siamo arrivati, ma la radio è ancora accesa.

Ancora non so qual è la mia posizione , la vita fa troppo rumore, mentre qualcuno dice che il rock non è espressione.

Forse non sono popolare, forse neanche voglio esserlo, se tutto questo mi allontana dalla mia inclinazione.

Dev’essere quella di Jimmy Page e della sua chitarra, che continuo a sentire dentro alla mia testa, quando parlo senza dire niente e tu, tu segui il mio riff.

Aurora Ariano

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