Sono solo Claudia

“Obesa”.

IMG_20181127_010713.jpg

Una parola che risuona come un tonfo, come un vecchio volume che cade a terra sollevando quintali di polvere.

IMG_20181127_012956

Quintali.

Tonnellate.

Risatine stridule.

Spintoni.

IMG_20181127_012616

Mi sveglio di colpo.

La fronte imperlata dal sudore.

Sento le palpebre pesanti.

Con le mani – ancora sudaticce – mi tocco l’addome, come per accertarmi che sia sempre io.

sleep-paralisys-e1447698240792.jpg

Cioè io senza più nessuna armatura, solo i segni di una battaglia conclusa con la mia vittoria.

Forse, camminando per strada, sarò sempre additata come “quella che era obesa”, ma io sorrido e me ne fotto, perché ho spezzato il circolo della fame e pure quello del silenzio.

Adesso parlo.

Parlo per me.

Parlo per quelli come me.

Quelli che nascondono una mole di dolore sotto una mole di grasso, che diventano grossi per non mostrarsi fragili.

Il benessere è diventato il mio nuovo obiettivo di vita.

Ci sto attenta da quando ho scoperto che il cibo i problemi non te li risolve, “te li sazia”, nel senso che stai bene così.

Se non fosse che sei appagato il tempo di un morso.

Adesso mi sento felice, i vestiti sono vestiti anche per me.

Non sono più un ammasso informe di tessuto e ho scoperto un nuovo taglio di capelli.

Ogni tanto mi capita di passare davanti al camioncino all’angolo della strada, quello dei panini.

Una volta mi sono fermata, dopo molto tempo.

Il signore dietro al banco mi ha sorriso e mi ha detto: “cosa ti preparo?”

Ho ricambiato il sorriso e gli ho risposto: “il solito”.

Godendomi la sua faccia perplessa, prima ancora del panino.


Ho scoperto il valore del cibo, ma soprattutto il mio.

Mi trascinavo il peso di me stessa insieme al fardello dei miei problemi.

Un giorno mi sono guardata allo specchio, quello che evitavo da anni – nonostante fosse appeso alla stessa parete da tre generazioni – e mi sono chiesta come stessi davvero.

IMG_20181127_011126

Questo il punto.

Tutti si preoccupano di quanti chili di grasso porti addosso, nessuno di quanti chili di sofferenza porti dentro.

Ogni giorno dovrebbe cominciare con un “come stai?”, con una presa di consapevolezza.

Mi avvio con fare più veloce del solito verso  il bagno e, dopo essermi messa nuda e a nudo, mi vedo per la prima volta.

IMG_20181127_010900

Riapro gli occhi.

Mi sarò addormentata di nuovo, nel giro fra il bagno di  casa e il paninaro all’angolo.

Scendo dal letto e passo nel corridoio.

Mi fermo davanti allo specchio di sempre.

Non sono “quella che era obesa”, sono solo Claudia.

IMG_20181127_013133

Il nuovo taglio mi dona.

Ancor di più il sorriso autentico di felicità, quello dal sapore ineguagliabile della conquista.

Aurora Ariano

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...