Nel 1976 Modugno cantava al mondo che amare è scegliersi ogni giorno, che il sentimento esula da qualsivoglia forma di obbligo o costrizione e che un contratto non determina un sentimento. Temi scomodi a quei tempi, molto più vicini ai giorni nostri dove convivere è una decisione che si sostituisce spesso a quella di sposarsi, come ad eguagliare condizioni che solo per legge e per tradizione,ma non per sentimento e stile di vita, sono etichettate come diverse, o che funge da ponte fra il fidanzamento e il matrimonio , come un momento preparatorio, di consolidamento della stabilità di coppia. Se a fare scandalo allora fu la modernità di considerare il rapporto di coppia come qualcosa fuori da ogni schema, basato su valori e rispetti condivisi nella quotidianità di ogni giorno, come a rinnovare una promessa senza tempo che festeggia il il suo anniversario tutti i giorni dell’anno, a dare più scandalo oggi è il condizionamento implicito che serpeggia nelle dinamiche di coppia, intrappolando i partner in ruoli e abitudini quasi in maniera inconsapevole, con la terrificante e illusoria conseguenza di un rapporto “diverso”. Ma qual è allora il segreto di un rapporto duraturo? Forse semplicemente quello di mettersi continuamente in discussione o meglio di contemplare l’empasse come un processo insito nella relazione ,non necessariamente deficitario. Le crisi non sono sempre sinonimo di rottura o di regressione:la comprensione e di conseguenza la crescita passano attraverso la sofferenza e , a volte, basta un soffio per scoprire parti di sé sconosciute ed allargare la mente ad abbracciare nuove prospettive , come per arricchirsi , insieme a qualche livido e cicatrice, di un valore aggiunto. Insomma, come l’araba fenice,si muore ogni volta per rinascere dalle proprie ceneri. Bisognerebbe avere la forza di non mollare perché l’amore non è solo un sentimento che si tramuta ed evolve con l’evolversi delle persone, ma è soprattutto un’arte da imparare, per dirla alla Erich Fromm. Impariamo ad amarci, perché ad innamorarci ci viene facile, sempre, anche quando crediamo di aver dimenticato come si fa, un po’ come succede quando montiamo in bicicletta dopo anni di riposo. Ma amare, beh,quella è tutta un’altra storia. Non dovremmo mai dimenticarci del bacio della buona notte sotto le lenzuola,dei messaggini, delle cenette, della colazione preparata ogni mattina come piace a lui o a lei, di aprire quella bottiglia di vino conservata per le occasioni speciali, di parlare delle nostre perplessità senza temere il litigio , di fare l’amore ogni volta che ci va, di dire “ti amo” senza darlo per scontato , perché il momento passa e la vita pure. Dobbiamo gridarcelo a pieni polmoni questo amore, anche quando sa di rabbia perché, quando anche questa sarà passata ,saremo solo due estranei con qualche ricordo in comune.
Aurora Ariano